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Ecco tutte le misure per aiutare chi fa un figlio

L’allarme culle vuote lanciato dall’Istat è solo l’ultimo segnale di un paese che invecchia. Da anni il trend segna un calo delle nascite, che secondo l’Istituto nazionale di statistica nel 2016 hanno raggiunto il minimo storico con 474mila nuovi nati. Per invertire questa tendenza negativa già da anni il governo ha lanciato incentivi e aiuti alle famiglie. Ecco quali sono le agevolazioni per i nuovi nati (e per i loro genitori).

Premio alla nascita
Chi diventa genitore nel 2017 otterrà un bonus di 800 euro che sarà erogato dall’Inps. L’assegno, previsto dalla legge di bilancio, viene corrisposto in un’unica soluzione. A richiederlo dovrà essere la madre del bambino: la domanda può essere presentata al compimento del settimo mese di gravidanza o all’atto dell’adozione. Il premio spetta anche alle cittadine non comunitarie, a patto che siano in possesso dello status di rifugiato politico e protezione sussidiaria o del permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo.

Asili nido
La legge di Bilancio 2017 ha istituito anche un buono per l’iscrizione agli asili nido pubblici o privati. In alternativa, il buono (da mille euro) può essere usato per pagare forme di supporto a domicilio in favore dei bambini al di sotto dei tre anni affetti da gravi patologie croniche. Per ottenere questo aiuto i genitori devono presentare una documentazione che attesti l’iscrizione al nido e i pagamenti delle rette. I mille euro saranno suddiviso in 11 mensilità e verranno corrisposto al genitore che ne farà richiesta all’Inps.

Detrazioni
Anche per quest’anno è stata prorogata la possibilità di detrarre dall’imposta le spese sostenute per gli asili nido. Questa detrazione non è cumulabile con il buono da mille euro.

Voucher
Da alcuni anni è possibile ottenere un voucher di 600 euro al mese per pagare la baby sitter o l’asilo nido: lo ha introdotto l’articolo 4, comma 24, lettera b) della legge 28 giugno 2012, n.92. Il beneficio consiste in un contributo per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati; oppure in un voucher per l’acquisto di servizi di baby-sitting. I 600 euro mensili vengono concessi per un periodo massimo di sei mesi (tre mesi per le lavoratrici iscritte alla gestione separata e per le lavoratrici autonome), divisibile solo per frazioni mensili intere, in alternativa alla fruizione del congedo parentale, comportando conseguentemente la rinuncia dello stesso da parte della lavoratrice.

Fondo di sostegno alla natalità
Per il 2017 è stato finanziato con 14 milioni il Fondo di sostegno alla natalità: si tratta di un fondo rotativo che servirà a favorire l’accesso al credito delle famiglie con uno o più figli, nati o adottati, a decorrere dal 1° gennaio 2017, mediante il rilascio di garanzie dirette, anche fideiussorie, alle banche e agli intermediari finanziari.

Fondo per la lotta alla povertà
Per aiutare le famiglie meno abbienti è stato incrementato di 150 milioni il fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale istituito con la legge di Stabilità 2016.

Carta Sia
Il “Sostegno per l’inclusione attiva (Sia)” è una misura di contrasto alla povertà che prevede l’erogazione di un beneficio economico alle famiglie in condizioni economiche disagiate nelle quali almeno un componente sia minorenne oppure sia presente un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza accertata.

Fonte: Il Sole 24 Ore del 07/03/2017